CODEX ALIMENTARIUS
I – COS’E’ IL CODEX
ALIMENTARIUS
Il Codex
Alimentarius è una raccolta di norme internazionali adottate dalla Commissione
del Codex Alimentarius.
Tale
Organismo è stato creato nel 1962 da due Organizzazioni delle Nazioni Unite, la
FAO (Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura) e l'OMS
(Organizzazione Mondiale della Sanità) con il compito di elaborare un corpo di
norme relative a una disciplina uniforme, nei diversi Stati, sulla produzione
ed il commercio dei prodotti alimentari, al fine di:
Paesi membri
Attualmente sono membri della Commissione del
Codex Alimentarius 165 Paesi, che rappresentano più del 98% della popolazione
mondiale.
La struttura del Codex
La Commissione del Codex Alimentarius
costituisce il principale forum d’incontro internazionale in materia di
sicurezza alimentare e commercio dei prodotti alimentari.
Attualmente si riunisce ogni due anni ed è
assistita da un Segretariato con sede presso la FAO.
Nell’intervallo delle sessioni della
Commissione un Comitato Esecutivo, formato dal Presidente, dai VicePresidenti e
dai rappresentanti delle diverse zone geografiche mondiali, si riunisce e
prende decisioni che devono essere, successivamente, ratificate dalla
Commissione.
Il lavoro della Commissione del Codex
Alimentarius è realizzato attraverso vari organi sussidiari: i Comitati e i
Gruppi di lavoro intergovernativi speciali.
Operano diversi tipi di Comitati:
Esistono, inoltre, sei Comitati regionali di
coordinamento che si occupano di definire i problemi e i bisogni specifici
delle diverse aree mondiali.
Nel 1999 sono, infine, stati istituiti tre
Gruppi intergovernativi speciali che lavorano con le stesse procedure dei
Comitati permanenti ma con un mandato limitato nei contenuti e nel tempo.
La programmazione delle sessioni degli Organi
sussidiari è curata dal Segretariato della Commissione in consultazione con i
Paesi ospitanti.
Norme Codex
Dalla sua creazione la Commissione del Codex
Alimentarius ha adottato e pubblicato tutta una serie di norme, direttive e
principi, tra cui 237 norme alimentari e 41 codici d’uso in materia di igiene e
codici d’uso tecnologico.
Sono stati, inoltre, valutati, sotto l’aspetto
della sicurezza più di 800 additivi alimentari e contaminanti e fissati più di
3200 limiti massimi di residui per i pesticidi.
Modalità di elaborazione delle norme Codex
L’adozione di una nuova norma o
l’aggiornamento di una norma esistente da parte della Commissione del Codex
Alimentarius è il risultato di un processo articolato in otto tappe.
La Commissione decide di elaborare la norma
sulla base di una proposta motivata, tenendo conto dei criteri stabiliti per la
determinazione dell’ordine di priorità dei lavori. La Commissione designa, allo
stesso tempo, il Comitato incaricato di intraprendere il lavoro (tappa 1).
Successivamente il Segretariato, direttamente
o attraverso un Paese membro o un altro organismo incaricato, predispone un
progetto preliminare di norma (tappa 2).
Il testo viene, poi, fatto circolare per
raccogliere le osservazioni dei Paesi membri e delle organizzazioni
internazionali che partecipano ai lavori del Codex (tappa 3). Tali osservazioni
si riferiscono a tutti gli aspetti della norma e, in particolare, agli effetti
che essa potrebbe avere sugli interessi economici di ogni parte interessata.
Queste osservazioni sono comunicate al
Comitato o ad altro organo sussidiario incaricato di esaminare e modificare il
progetto preliminare di norma (tappa 4).
Il progetto così modificato è sottoposto
all’esame della Commissione o del Comitato esecutivo perché venga adottato come
progetto di norma (tappa 5).
Spetta al Segretariato curare la distribuzione
del nuovo testo ai Paesi membri e alle organizzazioni e di raccogliere le
relative osservazioni (tappa 6).
Le osservazioni ricevute sono trasmesse al
Comitato o ad altro organo sussidiario che esamina e modifica il progetto di
norma (tappa 7).
La norma viene, infine, trasmessa alla
Commissione per la sua adozione, corredata di tutte le proposte di emendamento
dei Paesi e delle organizzazioni interessate (tappa 8). Per motivi di
eccezionale urgenza, la Commissione può optare per una procedura accelerata che
consente la soppressione delle tappe 6 e 7.
Il passaggio in Commissione rappresenta, in
effetti, nell'iter di formazione della norma Codex, il momento a maggiore
valenza politica. All’inizio, infatti, essa decide se avviare un nuovo lavoro
normativo e a quale Comitato o altro organismo affidare il compito.
Successivamente, se le proposte sono redatte in modo esauriente e raccolgono un
consenso sufficiente, la Commissione approva il passaggio alla seconda
consultazione dei Paesi membri. Infine, decide l’adozione della norma.
Revisione delle norme Codex
La Commissione e i suoi Organi sussidiari
rivedono, se necessario, le norme Codex, al fine di garantire la loro
compatibilità e la loro conformità con le conoscenze scientifiche attuali.
Tutti i membri della Commissione sono tenuti a
presentare al Comitato competente ogni nuova informazione scientifica
pertinente che possa giustificare la revisione delle norme Codex esistenti.
La procedura di revisione è identica a quella
utilizzata per l’elaborazione della norma.
Il ruolo del Codex a seguito dell’Uruguay
Round
In questi ultimi anni il quadro di riferimento
è profondamente mutato soprattutto a causa dell’istituzione dell’Organizzazione
Mondiale del Commercio creata nel 1995, a seguito del negoziato dell’Uruguay
Round.
In particolare, l’Accordo sulle misure
sanitarie e fitosanitarie (SPS) e l’Accordo sugli ostacoli tecnici al commercio
(OTC) hanno assunto un ruolo determinante per le attività del Codex
Alimentarius. I due accordi richiamati riconoscono, infatti, l’importanza
dell’armonizzazione normativa a livello internazionale, al fine di ridurre al
minimo il rischio che le norme sanitarie, fitosanitarie o altri regolamenti
tecnici possano tradursi in ostacoli ingiustificati al commercio. E, in
particolare, ai fini dell’armonizzazione, in riferimento alla innocuità dei
prodotti alimentari l’accordo SPS ha esplicitamente individuato e scelto le
norme, direttive e raccomandazioni stabilite dalla Commissione del Codex
Alimentarius, ritenendole scientificamente valide.
In effetti, in caso di contenzioso in sede OCM,
se un Paese applica misure più restrittive rispetto a quelle del Codex, lo
stesso potrebbe essere chiamato a fornire adeguata giustificazione scientifica.
Dopo l’Uruguay Round, dunque, le norme Codex,
nel passato destinate ad una applicazione su base volontaria da parte dei Paesi
membri, hanno assunto una valenza assai più vincolante a livello mondiale.
Ed è per queste ragioni che negli ultimi anni
si è assistito a un grande aumento dei lavori in ambito Codex.
Nel 1999, infatti, sono stati costituiti 3
nuovi Gruppi intergovernativi speciali su argomenti assai importanti
(biotecnologie, alimentazione animale e succhi di frutta). Ed è cresciuto il
numero delle Sessioni internazionali, soprattutto a causa dell’avvio delle
attività volte all’indispensabile aggiornamento delle norme.
E’, ugualmente, aumentata la partecipazione
dei Paesi membri ai lavori del Codex. Si assiste, in particolare, ad un
notevole incremento del numero dei Paesi in via di sviluppo che intervengono
alle Sessioni internazionali.
Tale tendenza proseguirà certamente anche nei
prossimi anni.
Future attività del Codex
I progressi scientifici nel campo
dell’alimentazione, l’evoluzione dei comportamenti dei consumatori, i nuovi
metodi di controllo degli alimenti, il modo in cui saranno percepite le
responsabilità dei governi e dell’industria alimentare, la modifica dei
concetti di qualità e di sicurezza alimentare costituiscono nuovi obiettivi per
la Commissione e richiederanno probabilmente nuove norme.
I Comitati orizzontali volti alla protezione
dei consumatori assumeranno sempre maggiore importanza, mentre le norme
verticali per prodotto non rivestiranno lo stesso interesse.
La Commissione esamina già l’uso delle
biotecnologie nel trattamento degli alimenti e nella produzione delle materie prime
e si volge continuamente ad elaborare nuovi concetti e sistemi che mirano ad
assicurare l’innocuità degli alimenti e la protezione dei consumatori contro i
rischi sanitari.
A titolo esemplificativo si ricorda come i
nuovi lavori del Codex comprendano delle riflessioni su temi di grande
attualità quali: